Cosa dovresti sapere

COSA DOVRESTE SAPERE SUI VOSTRI RENI

 

Nell'era moderna, anche le malattie renali stanno cambiando aspetto. Sempre più spesso il rene viene danneggiato da sostanze che sono caratteristiche dello "stato di benessere" dei Paesi industrializzati. L'eccesso di alimentazione, il quotidiano contatto con alimenti resi più appetibili da coloranti e conservanti, l'abuso di farmaci spesso inutili, i veleni chimici con quali la moderna civiltà industrializzata e motorizzata ci pone continuamente a contatto, costituiscono una prolungata "prova da sforzo" per i nostri reni.

Forse anche per questi motivi, la frequenza delle malattie renali è in forte aumento negli adulti e soprattuttto negli anziani, a causa della più prolungata esposizione alle sostanze nocive.

Soprattutto "vecchie conoscenze", quali l'ipertensione arteriosa e il diabete, manifestano i loro danni nelle fasce di età più avanzate.

In queste pagine, abbiamo tentato di divulgare alcuni semplici concetti sulle malattie renali, che potranno essere utili a tutti:

a cosa servono i reni?

quali sono le malattie renali più frequenti?

come ci si accorge di avere una malattia renale?

quali sono i soggetti a rischio di sviluppare insufficienza renale?

quali esami eseguire per controllare lo "stato di salute" dei reni?

Lo scopo è quello di aiutare a conoscere, scoprire e prevenire le malattie renali e la loro temibile complicanza, l'insufficienza renale.

 

A cosa servono i reni?

 

I reni, piccoli organi situati ai lati della colonna vertebrale, svolgono un compito essenzialmente "ecologico" nei confronti del nostro organismo, in quanto filtrano e purificano il sangue dai tossici e dalle impurità, eliminandoli con le urine. Oltre a questa importante funzione, i reni hanno anche il compito di assicurare la giusta composizione chimica del sangue e di produrre alcune sostanze ("ormoni") necessarie per il buon funzionamento di altri apparati ed organi quali la circolazione, il sangue e le ossa.

Ogni rene contiene circa 1 milione di piccole strutture distinte, denominate "nefroni"; ogni nefrone è formato da un glomerulo e da un tubulo separati tra loro da tessuto interstiziale. Ogni giorno i "nefroni" depurano circa 180 litri di sangue e di questi solo poco più di 1 litro verrà eliminato sottoforma di urina.

La Nefrologia si occupa della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie renali.

 

Quali sono le malattie renali più frequenti?

 

Le malattie renali, conosciute come "nefriti", possono essere molto varie e la loro classificazione resta essenzialmente anatomica in rapporto alla parte del nefrone colpita per prima ed in modo prevalente.

Esse possono manifestarsi con sintomi diversi, avere un decorso variabile e richiedono di conseguenza una cura personalizzata.

Si possono dividere in due grandi gruppi:

a) malattie renali congenite e malformative:

tra cui ricordiamo le displasie, le uropatie malformative, le tubulopatie congenite, le ipoplasie, le malattie cistiche ("reni policistici") e la sindrome di Alport

b) malattie renali acquisite:

le glomerulonefriti, gruppo particolarmente complesso di malattie la cui espressione più costante  e la presenza di proteine nelle urine con o senza ematuria (sangue nelle urine), e/o ipertensione arteriosa. Sono spesso di natura immunologica e a volte si manifestano dopo infezioni .

le nefropatie tubulo-interstiziali congenite (da difetti genetici delle funzioni tubulari) più frequenti nei bambini ed acquisite, secondarie a vari fattori quali insulti tossici, meccanismi immunologici,cause ostruttive o infettive (pielonefriti).

le nefropatie vascolari che possono instaurarsi per meccanismi vari quali reazioni infiammatorie e/o immunologiche (vasculiti),alterazioni della coagulazione o metaboliche. Le alterazioni vascolari più frequenti sono senza dubbio quelle secondarie a malattia ipertensiva (nefroangiosclerosi) ed il grado di arteriosclerosi che ne consegue dipende dalla durata e dalla gravità dell'ipertensione arteriosa.

 

Come ci si accorge di avere una malattia renale?

 

Le malattie renali si possono manifestare con emissione di urine scure o torbide, aumento della pressione arteriosa, riduzione della quantità di urine emesse nelle 24 ore, gonfiori al viso o alle gambe. Questi sintomi, se presenti, rendono facile diagnosticare la malattia in quanto richiamano l'attenzione sia del paziente sia del medico. Molto più difficile è scoprire una malattia renale quando non sono presenti i sintomi che prima abbiamo ricordato. Molto spesso infatti le malattie renali non danno sintomi evidenti ( forme asintomatiche ) e in questi casi purtroppo la diagnosi può essere tardiva.

 

Tutte le malattie renali possono giungere all'insufficienza renale?

 

Il rischio maggiore delle malattie renali è senza dubbio la loro possibile evoluzione verso l'insufficienza renale cronica, termine con il quale si indica la progressiva perdita delle funzioni del rene. Purtroppo, è molto importante segnalare che ciò può avvenire nella maggior parte dei casi senza dare sintomi allarmanti al paziente.

In altre parole, mentre il paziente con insufficienza cardiaca può avere dolore al petto o al braccio o accusare mancanza di respiro dopo sforzo anche modesti; mentre nel paziente con insufficienza epatica la pelle può assumere un caratteristico colorito giallastro, il paziente con insufficienza renale può non aver alcun disturbo, sentirsi bene, continuare a lavorare e a condurre una vita normale mentre il rene silenziosamente continua a perdere le sue importantissime funzioni.

Ed è per questo che il Nefrologo, in stretta collaborazione con il paziente e con il Medico di Medicina Generale, deve iniziare un programma di prevenzione per cercare di diagnosticare e rallentare la perdita della funzione renale.

 

  


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La prevenzione è di estrema importanza anche e  soprattutto in Nefrologia.

Con essa si possono ottenere risultati importanti in caso di:

·malattie renali ereditarie

·danni renali provocati da sostanze tossiche con cui tutti veniamo in contatto quotidianamente o da farmaci

·danni renali provocati dal'ipertensione e dal diabete.

Tra le malattie ereditarie merita una particolare attenzione per la sua frequenza il rene policistico.

Il rene policistico è una malattia ereditaria caratterizzata da numeroso cisti di varie dimensioni in entrambi i reni che ne alterano la normale struttura.

Si tratta di una malattia trasmessa geneticamente, il che significa che se in una coppia uno dei genitori ha i reni policistici egli trasmetterà il rischio della malattia al 50% dei figli, in altre parole un figlio su due sarà sicuramente malato.

Le cisti, già presenti alla nascita ma molto piccole, cominciano a dare problemi in età adulta, verso i 30-40 anni, con emissione di urine rosso-scuro, con dolore tipo colica renale ed aumento della pressione arteriosa. Altro gruppo importante di malattie renali è quello che può essere provocato da sostanze che si possono trovare nell'ambiente, tossici con i quali veniamo a contatto quotidianamente, per la maggior parte farmaci e metalli pesanti.

Queste sostanze, tra cui ritroviamo anche alcuni antibiotici, mezzi di contrasto iodati utilizzati per eseguire particolari esami radiologici, metalli quali mercurio, piombo, cadmio, litio ecc. e talvolta anche erbe assunte a scopo dimagrante o depurativo provocano lesioni tubulo-interstiziali acute e gravi che causano insufficienza renale.

Grave problema è anche quello dei danni renali da farmaci, sostanze che con sempre maggior frequenza producono alterazioni della funzione renale, talvolta in modo acuto, più spesso dopo un certo periodo di somministrazione (qualche volta non necessaria e con autoprescrizione) .

 I maggiori responsabili sono i farmaci analgesici (usati di solito per mal di testa o dolori vari) e quelli antiinfiammatori, che possono provocare silenziosamente danni gravi ai nostri reni.

Possono danneggiare i reni anche alcuni integratori alimentari assunti in maniera sconsiderata.

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Esiste inoltre una stretta relazione tra rene ed ipertensione arteriosa, la quale può provocare una malattia renale chiamata nefropatia ipertensiva.

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Un'altra importante malattia che, come l'ipertensione, danneggia i vasi e quindi anche i reni è il diabete mellito.

La comparsa di nefropatia rappresenta una complicanza frequente nel diabete.

Si manifesta inizialmente con una perdita di modeste quantità di proteine, che spesso viene ignorata al comune esame delle urine (microalbuminuria).

In questi anni stiamo assistendo ad una vera e propria “epidemia” di nefropatie diabetiche silenti e progressive che costituiscono nel nostro paese il 15% delle cause di inizio del trattamento dialitico. Questo dato è triplicato negli ultimi 10 anni ed è per questo motivo che la prevenzione della nefropatia diabetica, caratterizzata dal controllo precoce ed ottimale della pressione arteriosa e della glicemia, riveste attualmente un ruolo fondamentale.

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Quali sono i soggetti a rischio di sviluppare insufficienza renale?

 

A questo gruppo di persone appartengono:

·i figli di pazienti con malattie renali ereditarie (in particolare con reni policistici),

·parenti di primo grado di pazienti dializzati,

·alcune categorie di lavoratori dell'industria e dell'artigianato a contatto con sostanze tossiche,

·persone con pressione arteriosa elevata,

·pazienti con diabete mellito in età giovanile o adulta,

·pazienti con calcolosi renale di vecchia data.

 

È importante ricordare che chiunque può venire a contatto con sostanze nocive per il rene, ad esempio praticando il giardinaggio (anticrittogammici o diserbanti) oppure eseguendo lavori di verniciatura, magari in ambienti chiusi o poco aereati.

Anche l'ipertensione arteriosa è una malattia caratterizzata dalla scarsa presenza di sintomi. Quindi sarebbe utile che tutti, superati i trenta anni di età e soprattutto persone in sovrappeso o che abbiano in famiglia parenti con valori pressori elevati, almeno ogni tre mesi si facessero misurare la pressione arteriosa dal medico di Medicina Generale per consentire l'intervento dello specialista, prima che sia troppo tardi.

Sarebbe poi importante che tutti i pazienti diabetici, oltre a controllare i valori di glicemia a digiuno e periodicamente durante al giornata, eseguissero anche un esame delle urine per evidenziare precocemente al comparsa di proteinuria, primo segno di interessamento renale della malattia diabetica.

Infine, chiunque abbia superato la cinquantina dovrebbe sottoporsi ad un controllo della "salute" dei suoi reni. È dopo questa età, infatti, che l'azione dei vari tossici diventa così efficace da minacciarne seriamente la funzione renale.

 

 

Quali esami eseguire per controllare lo "stato di salute" dei reni?

 

·Un controllo della pressione arteriosa

·un semplice esame delle urine

·alcuni esami del sangue quali il dosaggio di creatininemia, uricemia, colesterolemia, trigliceridemia, protidemia ed elettroliti.

Anche un lieve aumento dei valori di azotemia o di creatininemia deve consigliare di consultare il Medico di Medicina Generale, il quale,  se lo riterrà opportuno, si avvarrà della consulenza dello Specialista.

                                                                                                                                                        

 

 

Disegni a cura del Dott. Loris Mora.